E’ una bella giornata, oggi, sott’acqua. Sopra di noi il mare si increspa e brilla come argento vivo e una luce calda filtra attraverso il blu e si irradia nei toni del giallo e dell’oro. La visibilità è straordinaria e non incontriamo né sospensione, né correnti. Il mare è così trasparente che sembra senz’acqua e crediamo di vagare sospesi in un immenso giardino dell’Eden.
Seguiamo i rapidi colpi di pinna della nostra guida, il suo sguardo attento di biologico attratto dalle piccole meraviglie di questo luogo ultraterreno. Ci mostra una pinna nobilis, indica il pettine di alcune gorgonie e illumina un nudibranco con la torcia. E’ quasi primavera, oggi, sott’acqua. Gli anemoni fioriscono di viola e di rosso, i coralli crescono in fitte foreste e i pesci brillano come specchi appesi.
È mezzogiorno e nuotiamo nella quieta compagnia del nostro respiro, osservando questo paesaggio nascosto nei pressi di Punta Nera, sull’Isola d’Elba, con gli occhi cerchiati da una maschera. Tra le alghe, una murena mi guarda seccata. Non vi faccio troppo caso, perché so bene che le murene hanno sempre l’aria infastidita. Una salpa curiosa si ferma sopra alla mia spalla, lasciando ad intendere che questo è il suo mondo, non il mio. Una stella marina allunga le braccia sotto il sole e la limpidezza è tale che potremmo essere dieci o quindici metri sott’acqua. Siamo invece a trenta, secondo quanto indicato dai nostri computer subacquei.
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