Scatti in sequenza
Nella prima decade del XX secolo, l’avanzamento tecnologico permise la stampa di fotografie nelle riviste.
Nella prima decade del XX secolo, l’avanzamento tecnologico permise la stampa di fotografie nelle riviste.
ONEUW Srl è lieta di presentarvi ONE160x, un’innovativo flash subacqueo digitale realizzato per soddisfare, senza compromessi, le richieste dei fotografi subacquei che considerano la luce come uno strumento essenziale e creativo per la realizzazione delle immagini.
Marcello Di Francesco nasce a La Spezia nel 1975, è istruttore subacqueo, fotografo freelance specializzato nell’immagine naturalistica sottomarina e grande appassionato di viaggi.
La maggior parte dei fotosub è abituata a scattare usando come ausilio il circuito aperto (es. ARA) o il circuito chiuso (Rebreather), però in alcuni casi ci possiamo avvalere delle tecnica dell’apnea per esempio nelle gare di safari fotosub oppure … Continua a leggere
Penso che un po’ tutti, all’inizio della “avventura” nel mondo della fotosub, avranno avuto modo di constatare i risultati scoraggianti che spesso si ottengono tentando di realizzare una immagine panoramica con ottiche di non adeguata focale ed in particolare affidandosi … Continua a leggere
Recentemente, al termine di una proiezione pubblica, uno dei presenti si dichiarò colpito dalla gran quantità di foto in formato verticale che avevo presentato.
Migliorato, potenziato, impareggiabile, garantito
Riprendiamo il discorso che abbiamo iniziato la volta scorsa. Ci sono nelle acque infinite specie da fotografare (per la verità il loro numero è finito, ma anche vivendo – e fotografando – molto a lungo difficilmente riusciremmo a riprenderle tutte), … Continua a leggere
Arrivo a Hyères in auto, col buio. Grazie al navigatore piombo direttamente nel parcheggio dell’hotel assegnatomi, poi dopo una doccia veloce lo lascio subito per andare a fare conoscenza con gli altri membri della giuria.
Carpe diem è una locuzione latina tratta dalle Odi del Poeta Orazio, traducibile in “cogli il giorno” e spesso liberamente tradotta in “cogli l’attimo”.