Una delle immersioni difficili da fare a 20 miglia da Mazara del Vallo al centro del Canale di Sicilia.
Una nave esplosa forse durante la seconda guerra mondiale e i suo rottami giacciono a una profondità di 60 metri, in acque fredde e fiumi di corrente.
Il team rebreather Sicilia in questo articolo vi racconterà quello che resta di centinaia di relitti affondanti sacrificati sul mare dove oggi sono cresciute spugne e coralli, trasformandosi in oasi di vita.
Il ricordo di quella grande guerra combattuta per mare quasi interamente racchiuso nel grande museo sommerso ancora poco conosciuto.
Migliaia di relitti risiedono sul fondo del mare nel Canale di Sicilia e solo pochi di essi oggi sono conosciuti ma non visitati, il mare non lo consente per le forti correnti, oggi queste navi sono circondate da nuvole di pesci come se volessero proteggere queste imbarcazioni che rappresentano l’immagine eternamente impressa conservata in un periodo storico particolarmente difficile per l’Italia intera.
Questi relitti sono un fermo fotogramma della storia solo scoprendoli si può indagare su come tanti anni indietro avvenne l’affondamento per non dimenticare migliaia di marinai caduti in guerra.
Il team Rebreather Sicilia da qualche anno è impegnato attivamente nella ricerca e nella documentazione di relitti inediti come il progetto Ombre dal fondo che ha avuto diversi riconoscimenti importanti alla cultura del mare.
Continuate la lettura dell’articolo di Massimiliano Piccolo e Riccardo Cingillo su Scubazone n. 24
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