A Dubai il progetto per il più grande parco tematico subacqueo del mondo. Si dovrebbe chiamare “Perla di Dubai”.
A Dubai, città nota per essere la sede ideale dove si concretizzano progetti faraonici, vedrà la luce il più grande parco tematico del mondo dedicato alla subacquea. Un’area di fondale di 5 acri (oltre 20.000 m²) sarà destinata allo sviluppo della nuova struttura, affidato alla ditta americana Reef Worlds, il cui staff comprende designer televisivi, sviluppatori di siti di immersione (sic) e biologi marini.
La ditta aveva notato che, se diving e snorkeling sono un affare che può generare flussi di denaro cospicui, i lussuosissimi hotel da 5 stelle dell’Emirato non potevano offrire immersioni allo stesso livello nel povero ambiente del Golfo Persico, e allora… la soluzione è nell’habitat tourism, che può dare modo al proprietario dell’hotel di monetizzare il suo house reef, mentre allo stesso tempo distrae un poco di flusso turistico dai reef reali, dove il sub può fare danno.
Guai a parlare di scogliere artificiali: se ne è parlato molto, sono state realizzate con ogni tipo di materiale dai relitti di barche e aerei alle gomme di automobile, sono posti noiosi… Reef Worlds parla di dynamic reefs, sviluppati in modo artistico, che attraggano la vita marina ma anche i subacquei. Il progetto Perla di Dubai dovrebbe essere modellato secondo una ricostruzione della mitica città affondata di Atlantide.
Il mio commento, da vecchio biologo legato alla tradizionale immersione naturalistica, non può essere che qualcosa del tipo: “ma era proprio necessario?”. E voi che ne pensate?
pierluigi
Se lì la barriera non esiste un motivo ci sarà.Sarà un’altra violenza all’ambiente.
Francesca
ah beh se continuiamo a distruggere l’ambiente non ci resta che creare finti “habitat” da esplorare…..che tristessssa
Alessandro
Anch’io preferisco le immersioni “nature” ma onestamente l’idea non mi dispiace, anzi mi affascina il tema Atlantide, e poi è in perfetto stile Emirati Arabi. Non fa una grinza.
valter
la solita ca..ta da emirati…
Marco
Se non faranno troppi danni, perchè no?
Come tutte le creazioni artificiali secondo me sono prive di anima e la curiosità si esaurisce alla prima visita. Preferisco la natura ‘vera’ ma se ci fosse l’occasione andrei a visitarlo per lasciare i commenti dopo averlo visto, magari si rivelerà molto più interessante del previsto.
Ciao!
rosy
tutto quanto fa spettacolo!!!!
salvatire
La subacquea cosi come ogni sport a contatto. Con la natura e’ bello solo se naturale e nel rispetto della natura e non nella ricostruzione anche se fedele di essa il sub non e’ silo uno sportivo ma anche chi tutela la natura non chi la crea
Livio C.
Una cosa da tamarri, senza se e senza ma.
andrea
l’ennesima tamarrata…
che senso ha vedere una cosa palesemente falsa? non sarebbe meglio creare i presupposti per attirare in maniera naturale flora e fauna?