30 Maggio 2013, più di 20 barche di pescatori entrano nel parco nazionale di Ras Mohamed a Sharm El Sheikh. La solita storia di pescatori che non capiscono l’importanza del patrimonio naturale del parco e, fottendosene delle regole e dei divieti, fanno quello che vogliono davanti a tutti. Sappiamo che da anni il CDWS cerca di fermare queste azioni e quando aveva più potere dal governo, fino a un paio di anni fa, era molto attento ad evitare che questo accadesse. Ma ora?
Purtroppo immaginiamo che situazioni del genere, forse meno evidenti, capitino anche il altri parchi ed è giusto denunciarle con video e alle autorità competenti.
claudio di manao
questa scena l’ho vista per almeno dieci anni di fila
si ripete ogni anno in concomitanza con lo spawning dell’imperatore iridescente (lethrinus nebulosus) o shour.
la prima luna piena tra aprile e maggio (in genere) gli imperatori si incontrano per riprodursi sul reef satellite di jackfish alley.
a milioni.
la scena è incredibile: una nuvola di milioni di imperatori iridescenti vicini alla superficie
si piazzano in alto, possibilmente dove la corrente è turbolenta, per favorire l’incontro di uova e sperma
vedere quella nuvola sott’acqua è una scena che non puoi mai dimenticare, con tonni e squali orlati che entrano nel branco, ma non lo sparpagliano.
loro restano lì
l’uno vicino all’altro perché la fecondazione e la continuazione della specie sono più importanti della loro vita stessa.
di solito i pescatori beduini, gli unici autorizzati al prelievo e con metodi tribali (lenze e non reti) pescano DOPO la riproduzione.
ma da sempre a Sharm non c’è un cazzo d’autorità sulle faccende di mare!
Sharm è fuori dalla giurisdizione dell’ HEPCA,
e qualsiasi altro ente è sempre stato privato dei poteri necessari.
I beduini si lamentano: chi pesca lì pesca con le reti (metodo non concesso) ed è gente da fuori.
Ma è sempre difficile credere a chi di norma si rifiuta di farsi regolamentare, a chi cerca di sfuggire ad ogni sorta di controllo
allo stesso tempo è impossibile credere a chi dovrebbe esercitare controlli imponendo regolamenti sensati. Ogni volta che parli col parco marino dei beduini, i pescatori in questo caso, loro ti dicono che non possono farci una fava perché sono beduini.
ma quelli del parco ti dicono anche che non possono farci una fava sulla gente che pesca di frodo, sui russi che ordinano brodo di tartaruga a bordo, su quelli che rompono i coralli e su quelli che pescano squali.
nessuno può fare un cazzo di niente per fermare qualcosa di palesemente fuori norma.
sì, perché 20 barche tribali, anche con autorizzazione alla pesca tribale sono troppe!
ma tanto non succederà niente.
non succederà un cazzo come con un sacco di cose riguardo al mare
e non solo in Egitto
pensate soltanto all’Artico, al petrolio
al tonno rosso
e poi parliamo anche di pochi shour pescati da un ciuffo di disperati
claudio di manao
Ivana
Non ho parole!!!!!!
calamoresca
il commento di Claudio è un commento molto arrabbiato e pieno di verità, che proviene da chi conosce bene non solo le cose del Mare, ma le cose sbagliate che gli uomini fanno a spese del Mare, di tutti i mari del mondo. Come tutti sappiamo l’Egitto e gli Egiziani, soprattutto negli ultimi anni, patiscono l’assenza di un governo credibile che non sembra capire quali siano le priorità da seguire per una ripresa (non solo) economica del Paese. Entriamo in gioco noi, la comunità internazionale! Facciamo sentire! Noi “turisti” che abbiamo iper sfruttato quel Mare con i viaggi organizzati, organizziamoci per proteggerlo! In altre parti del mondo sono previste compensazioni economiche per i pescatori a cui viene limitata o negata la pesca in determinate zone. Questo è solo un esempio e di certo non è facile gestire un’impresa di questo tipo in Egitto ma…Qualcuno ha voglia di pensare tutti insieme a delle soluzioni alternative? ps: la scena della nuvola di imperatori sottacqua che descrive Claudio per me è davvero una delle poche cose per cui vale la pena vivere, facciamo in modo di non rimanere in pochi ad averla vista.