Oceanottimismo

Quando gli scienziati (categoria a cui, ahimè, appartengo) parlano di mare e di oceano attraverso i media, di solito parlano di catastrofi, di estinzioni, di distruzione, di fine dell’umanità.

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Ci sono buone ragioni per farlo, il livello di pressione a cui gli oceani e i loro abitanti sono quotidianamente sottoposti è incredibile, la pesca, l’inquinamento, il cambiamento del clima, sono realtà concrete.

Ma esistono anche notizie positive: l’apertura alle isole Pitcairns della più grande area marina protetta del mondo, la scoperta che coralli e mangrovie, sempre ritenuti fragili e sottoposti a mille pressioni, mostrano in realtà una notevole capacità di recupero (resilienza) se vengono lasciati in pace.

Se capite l’inglese e avete un ora di tempo, date un occhiata qui alla conferenza della dottoressa Heather Koldewey, del Project Seahorse… scoprirete che gli scienziati non sono sempre tutti dei noiosi catastrofisti!

  1. Francesca
    |

    Beh tra l’altro i sostenitori della “Fun Theory” ritengono che le notizie positive abbiamo maggiore impatto nella gente e che siano più adatte a provocare cambiamenti concreti e duraturi nelle abitudini delle persone….tanto vale provare, male che vada ci siamo divertiti!!

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