No-trash Triangle è un’iniziativa nata in Indonesia in risposta alla sempre più alta quantità di plastica presente negli oceani. Nata sull’isola di Bangka nel Nord Sulawesi e supportata localmente da Coral Eye, diving resort e centro di ricerca di proprietà del biologo marino milanese Marco Segre Reinach, ha come obbiettivo principale quello di creare un modello sostenibile di gestione dei rifiuti che possa essere esteso ad altre isole ed aiutare così a preservarne i diversi ecosistemi.
L’isola di Bangka si trova nel cuore del “Coral Triangle”, l’area con la più ricca biodiversità marina di tutto il pianeta: qui infatti vive il 76% delle specie di coralli, il 75% delle specie di mangrovie, 6 delle 7 specie di tartarughe marine, più di 22 specie di mammiferi marini e più di 3000 specie di pesce.
Purtroppo questo non è l’unico record detenuto dal Coral Triangle: è anche la zona con il più alto ingresso di plastica in mare. Basti pensare che il 90% della plastica che si trova oggi negli oceani viene immessa dai dieci più grandi fiumi del mondo, otto dei quali si trovano in Asia e cinque dei quali sfociano ad est del continente asiatico riversando cosi direttamente nel Coral Triangle enormi quantità di rifiuti. I dati sconcertanti arrivano anche dalla distribuzione che la plastica ha una volta finita in acqua: si stima infatti che appena l’1% galleggi in superficie e che soltanto il 4% si riversi sulle coste: il restante 95% affonda e si accumula sui fondali, diventando invisibile e irrecuperabile. A livello mondiale, si prevede che la produzione e il consumo di plastica raddoppieranno nei prossimi dieci anni: se non verranno attuate modifiche nelle abitudini dei consumatori e nella gestione globale dei rifiuti, nel 2050 negli oceani ci sarà (in peso) piu plastica che pesci.
Lascia un commento