Giorno 1234.
Dal diario di bordo del sgt. Gurb.
Finalmente abbiamo individuato un pianeta che presenta condizioni ideali per la vita: atmosfera ricca di ossigeno, temperatura favorevole al metabolismo, il rivelatore di molecole a catena lunga mi indica la presenza di molecole ad atomi di carbonio che potrebbero essere compatibili con la vita e con la trasmissione di informazioni. Da lontano la superficie del pianeta appare azzurra e liscia, interrotta da rilievi di colore verde e marrone. Domani prenderemo contatto.
Giorno 1235.
Dal diario di bordo del sgt. Gurb. Abbiamo preso contatto con il pianeta sconosciuto. Siamo scesi con la nostra navicella sulla superficie azzurra, o per meglio dire siamo sprofondati in essa, essendosi rivelata la sostanza azzurra come un composto di idrogeno e ossigeno, poco denso e facilmente penetrabile da un corpo solido. Le pillole respiratorie, che prontamente ho fatto assumere a tutto l’equipaggio, ci consentono di respirare e di muoverci all’interno della sostanza, che ha un aspetto semitrasparente e una temperatura gradevole. Continuando verso il basso incontriamo un fondo solido dove sono concentrate moltissime forme di vita. In poche ore (limitandoci a quelle lunghe almeno 1 sprtz) ne abbiamo contate 14.589 diverse. Lo spettacolo in alcuni siti è di una bellezza disarmante. Esseri piccoli e coloratissimi, o enormi e armoniosi si muovono con eleganza spingendosi nella sostanza liquida.
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