La fotografia subacquea è un mezzo per arrivare a conoscere cose che altrimenti non scopriresti mai. Certo, serve accumulare molta esperienza nell’osservazione della vita nel mare per poterla descrivere fotograficamente. Conoscere la vita di un pesce o di un mollusco, inoltre, è possibile solo in minima parte, ma può essere molto appagante. Si può provare a osservare e imparare qualcosa, con cautela ed estrema attenzione. Più tempo trascorri sott’acqua, più impari, grazie all’accumulo di esperienze vissute.
La ricerca e l’individuazione di una specie non è semplice, ma una volta vista puoi soffermarti a lungo per studiarla con calma, e scattare più foto. E ogni foto racconta, insieme4
alle altre. Nasce così un reportage naturalistico, con un certa valenza scientifica biologica. Quando la distanza di ripresa si riduce a pochi centimetri, sono li a guardare e scattare: atteggiamenti, sguardi, tutto un’insieme di gesti che fanno di una specie quella che in effetti è, ma di cui poco sappiamo.
Ci sono fotografie che hanno più forza perché raccontano. Riportare scene di vita sommersa, che non sono scene della vita umana ma realtà di un mondo che non conosciamo, può essere molto complicato. La sfida di riuscire a raccontare il mare e i suoi avvenimenti nel blu, quei fatti di un mondo lontano e che vanno fotografati e raccontati in modo consapevole, è un qualcosa che ho accolto dall’inizio, e mi piace crescere in questo senso, contribuendo a divulgare cose uniche, che la maggior parte degli umani probabilmente non vedranno mai. Il mestiere del fotografo subacqueo sembra non esistere, ma quello del divulgatore, informatore, narratore e messaggero del mondo sommerso potrebbe essere interessante, ed esistere, se compreso! Poche volte ho fotografato questo piccolo e raro polpo, ma le mie immagini son diventate preziose per Andrea, che da una vita intera studia i polpi, per comprendere qualcosa di più di questo straordinario cefalopode, quasi sconosciuto persino tra i subacquei.
Articolo completo su ScubaZone 57
Lascia un commento