L’indomito incrociatore Zenta

Affondato in Adriatico all’inizio della Grande Guerra nel corso di un impari scontro navale, fu la prima perdita di rilievo della marina austroungarica. Giace oggi a poche miglia dalla coste del Montenegro su un fondale di settantadue metri.

zenta
La prima pagina dell’articolo che trovate completo su ScubaZone n.12

Uscii dalla porta della libreria Schaden di Vienna con grande soddisfazione. Avevo tra le mani un libro che da tempo cercavo e che finalmente avevo trovato al numero quattro di Sonnenfelsgasse. Dopo aver setacciato senza successo gli scaffali delle librerie alle spalle dello Stephansdom, la cattedrale di Santo Stefano, ero entrato in quest’ultimo negozio, specializzato in storia militare e ricco di volumi di antiquariato. Quando lo vidi nello scaffale dedicato alla marina asburgica, mi affrettai ad acquistarlo. Corsi all’appuntamento con Simona nella pasticceria Demel, nella via di fronte al palazzo dell’Hofburg e dopo aver ordinato tè caldo e una fetta di torta, appoggiai il mio acquisto sul tavolo come se, nel mostrarlo, chiedessi di giustificare il mio ritardo. Lessi il titolo a voce alta: «Mit SMS Zenta in China – ed osservando la prora della nave ritratta in copertina continuai – si trova in Adriatico, lungo le coste montenegrine, al largo di Petrovac».

L’incrociatore protetto Zenta. Fu impostato nel 1896, varato il diciotto agosto 1897 e completato nel maggio del 1899. Era lungo circa novantasette metri e aveva un dislocamento di 2.530 tonnellate a pieno carico. Era armato da otto cannoni da centoventi mm, otto cannoni Skoda da quarantasette mm, due cannoni Hotchkiss sempre da quarantasette mm e disponeva di due tubi lanciasiluri da quattrocentocinquanta mm. L’apparato motore era costituito da due macchine a triplice espansione STT Trieste da 7.200 CV e sviluppava una velocità massima di venti nodi.

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Autore: Cesare Balzi

2 Risposte

  1. Stefano
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    Buonasera.

    Mi scuso anzitutto se la mia richiesta non è pertinente, ma ci provo. A seguito di ricerche genealogiche che svolgo da un paio di anni, ho scoperto da qualche giorno che un cugino di mia bisnonna era sullo Zenta nel giorno dell’affondamento.
    Da ulteriori ricerche mi sono imbattuto nelle sue bellissime fotografie dei relitto dello Zenta, e mi permetto di chiederle se lei è a conoscenza dell’esistenza di una lista nomi dell’equipaggio e magari una lista degli scampati al naufragio fatti poi prigionieri una volta raggiunta la costa montenegrina.

    Mi scuso nuovamente per il disturbo, la saluto cordialmente e auguro un buon lavoro.
    Grazie.
    Stefano Kokich

  2. CESARE BALZI
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    Buonasera Stefano.

    Sono Cesare Balzi, autore dell’articolo da lei letto. Le consiglio il testo dal titolo “Per Sua Maestà. Storia di una nave e dei suoi equipaggi” autore Pio Baissero che può trovare al seguente indirizzo:
    https://www.lafeltrinelli.it/per-sua-maesta-storia-di-libro-pio-baissero/e/9788868032012

    Qualora avesse la necessità di contattare l’autore mi scriva in privato a cesarebalzi@libero.it

    Cordialità, C. Balzi.

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