L’autore, un ingegnere elettronico che fa anche l’istruttore e la guida subacquea all’isola d’Elba, ci presenta il mare visto sotto una nuova chiave di lettura, che alterna spunti precisi, direi da “ingegnere”, e divagazioni artistiche. Seguendo principi di estetica mediati dall’arte, alternandoli con incursioni frequenti nella biologia degli organismi del mare, il libro prende l’avvio dalla considerazione che il nostro cervello ci fa giudicare istintivamente “bello” ciò che segue certi canoni matematico-geometrici. E il mare è pieno di cose meravigliose, di mirabilia appunto. Ma perché certe forme, la ripetizione di esse, certi accostamenti di colori ci appaiono belli, appagano il nostro senso estetico?
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