Erano gli spumeggianti anni novanta e i fotosub emergenti si confrontavano nei concorsi sfoggiando splendide modelle, che erano il punto di forza delle immagini.
Non faccio nomi per non far torto a nessuno, ma si possono individuare i protagonisti di quei tempi consultando il volume del Dott. Alberto Romeo “STORIA & STORIE DELLA FOTOCINEMATOGRAFIA SUBACQUEA ITALIANA – Biografie dei Protagonisti Visti da Vicino”, edito da IRECO e a parte della collana PIONIERI.
In quel periodo le modelle rappresentavano l’elemento fondamentale delle immagini, l’ambiente era principalmente una entità di contorno, una sorta di “teatro di posa” dove venivano realizzate le foto.
Ovviamente non era così per tutti i fotosub, ma la maggior parte praticava questo tipo di riprese. Devo dire che spesso si vedevano immagini molto affascinanti e davvero spettacolari. Nonostante avessi già conseguito il brevetto di Istruttore di Fotosub CMAS, la mia formazione era ancora pienamente in atto e, anche se attratto dal fascino di quelle immagini capii che non era la mia strada, nutrivo grande passione per l’ambiente e per gli organismi marini; ciononostante qualche traccia di quello stile appariva anche nei miei scatti.
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