La subacquea tecnica, fino a non molto tempo fa baluardo di pochi selezionatissimi soggetti, oggi è appannaggio dei più, complici anche certe configurazioni che strizzano l’occhio alle astute scelte di speleologi e profondisti, che consentono a chiunque affronti un’immersione a qualsiasi livello di sentirsi un po’ più cool con quella frusta lunga montata sull’erogatore primario, o per la ridondanza di sicurezza del doppio primo stadio, e via discorrendo.
Ma la tecnica vera esige dedizione, disciplina, coerenza. E se tali virtù sono richieste ai fruitori del settore, è tanto più imperativo pretenderle da chi eroga il servizio logistico.
Oggi mi piacerebbe parlarvi di come gestiamo l’organizzazione pratica di spedizioni che necessitano di attrezzature particolari, e prevedono profili impegnativi e più delicati del normale.
Alle Maldive i centri Albatros Top Boat sia a terra che in barca (MY Conte Max, MY Duca di York, ATD Huraa Diving Center ) sono da anni attenti anche alle esigenze dei subacquei tecnici. Più volte l’anno ospitiamo gruppi di subacquei coi loro rebreather, macchina rirespiratrice che consente tempi di fondo più lunghi e grazie alla scarsa emissione di bolle permette una migliore esperienza d’interazione con la vita marina. I pesci non si spaventano e si lasciano avvicinare più volentieri. Ideale per fotografi, video-operatori, semplici entusiasti della natura o, perché no? della tecnologia.
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