Parte 6: Il tesoro dell’Oceano
Ricordavo che a casa tra i libri di mare ce n’era uno intitolato “Le migliori immersioni del mondo” e quando mi hanno nominato Fotteyo kandu, meta in programma per l’ half-day, mi è subito suonata familiare … ebbene si, era tra quelle pagine che io sfogliavo con occhi sognanti pensando a chissà quando sarebbe capitato anche a me di vedere quei luoghi incantati! … una delle immersioni più belle del mondo si trova proprio in questo atollo, a sole 17 miglia nautiche da Alimathà!
Per arrivarci occorre un’ora e mezza circa di navigazione con il dhoni ed è questo che rende il venerdì un giorno speciale! Nonostante la stanchezza dovuta ai ritmi di lavoro, la levataccia prima dell’alba non ci spaventa e il silenzio dell’isola dà spazio alle nostre emozioni che piano piano accompagnano il sorgere del sole. Molliamo gli ormeggi e iniziamo il nostro viaggio verso il mare aperto gustando qualche dolcetto e una tazza di caffè caldo. Tra una chiacchiera e l’altra lo sguardo, ancora un po’ assonnato, viene catturato da alcuni spruzzi in lontananza che increspano la superficie … la barca va in subbuglio, tutti corrono avanti e indietro a prendere macchine fotografiche e videocamere “corri corri ci sono i delfini!!” “dove? dove?” “là, là, da quella parte!” e dopo un po’ di incertezza e confusione ne siamo sicuri: non sono delfini, sono globicefaliiiii!! Tranquilli e armoniosi si avvicinano lenti e giocano scivolando sotto la prua, mentre si disegnano sui nostri volti profonde emozioni … da speciale la giornata diventa magica e piano piano all’orizzonte fa capolino l’isola di Fotteyo.
Ci raduniamo per il briefing dell’immersione e dopo l’ok del capitano……… splash! Tutti giù!!!!
Blu, acqua limpida a perdita d’occhio e la parete che precipita ripidissima verso la fine del mondo, verso l’ignoto … chissà cosa ci sarà laggiù! Le bolle del gruppo attirano dei pesci unicorno di Vlamig che elettrizzati giocano con le nostre sensazioni e cambiano colore. Ci avviciniamo al reef e iniziamo la discesa: i coralli nascondono cernie variopinte, pesci balestra blu che escono dalle loro tane tutti insieme e nuotano come farfalle intorno a noi, pesci scoiattolo e soldato che timorosi ci studiano dalla penombra delle spaccature, pesci pappagallo che si rincorrono o pesci chirurgo che girano in tondo ….
Più in là c’è il pesce pagliaccio che timido, ma impavido, difende il suo anemone che danza nella corrente, dall’altro lato c’è un via vai di pesci fucilieri e tonnetti che sfrecciano e scompaiono nell’oscurità … laggiù dalla penombra compare un pesce Napoleone gigante che maestoso e fiero percorre la parete, la luce che filtra dalla superficie arriva ad accendere i suoi riflessi verde smeraldo che ci lasciano con il fiato sospeso. Ma il bello deve ancora venire! Lo scenario che ci si presenta una volta arrivati vicino all’angolo dove inizia la pass che porta verso la laguna è impressionante: il muro corallino si spacca in fenditure, pinnacoli e buchi passanti che vanno a formare diversi piani di terrazze ornate ai bordi di alcionari rossi, gialli e arancioni che compongono contrasti meravigliosi. Tra questi grappoli incantati si cela il tesoro dell’oceano che non è altro che un’esplosione di vita marina … tutto sembra incantato, centinaia di glass fish abbagliano i nostri sensi e pesci farfalla, gigli di mare e pesci leone ci riempiono di stupore.
Lascio a malincuore tutto ciò, ma il mio viaggio per il momento finisce qui. Spero di avervi fatto emozionare e di avervi fatto scoprire un pezzetto di quel tesoro che si nasconde appena sotto la superficie. Anche se non è sotto i nostri occhi tutti i giorni, prendiamocene cura perché il Mare è la vita! Grazie e … a presto!
Per andare al video segui il link:
http://www.youtube.com/watch?v=6jCOuGfZs3Y&feature=youtu.be
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