Qualche giorno fa mi trovo da Scubalandia, negozio molto specializzato e ben fornito, che da anni è molto conoscito e apprezzato per la competenza di Guido, il titolare e la gamma di attrezzatura e accessori soprattutto per la subacquea tecnica.
Sono lì per chiacchierare con Guido quando entrano due clienti. Mi faccio da parte, osservo e ascolto. Sono due personaggi simpatici che si sfottono a vicenda, due sub tecnici e competenti che si immergono spesso e volentieri nelle fredde acque del lago di Como. La conversazione si allarga e mi inserisco dopo qualche minuto.
Mi confermano che ultimamente sempre più persone si sono avvicinate alle immersioni lacustri da riva e che di domenica è quasi impossibile trovare parcheggio nelle zone più note, come per esempio Moregallo. Effettivamente anch’io ogni volta che sono andato sono sempre dovuto partire prestissimo per esser sicuro di trovare un posto auto.
Sono molti i sub che si immergono da riva:
- chi per ridurre i costi delle immersioni, limitati quasi sempre al costo della ricarica
- chi per godersi la libertà organizzativa, entrando in acqua quando vuole
- chi per svincolarsi dai grossi gruppi e andare solo o col compagno
- chi per amore dell’acqua dolce
- chi per altri motivi molti dei quali a me impensabili
Personalmente vado raramente al lago principalmente perchè mi ci vuole più o meno lo stesso tempo che impiego per andare al mare dove comunque mi posso immergere in autonomia e tranquillità. Al mare sono inoltre quasi sempre sicuro di trovare più soggetti interessanti da fotografare, o per lo meno di trovarli con più facilità. Ho selezionato alcune zone che mi permettono di entrare in acqua anche con il mare un po’ mosso per cui le uniche vere incognite restano sempre la visibilità il parcheggio. Si, il parcheggio è il mio incubo perchè ho sempre chili e chili di attrezzatura sub e fotosub da portare con me e doverli trascinare per centinaia di metri tra sassi e sabbia non è mai piacevole.

Principalmente preferisco appoggiarmi ai diving center ma se sono troppo affollati no, li evito accuratamente. Un po’ di gente intorno mi fa sempre piacere purchè ci sia spazio per respirare e per riporre l’attrezzatura.
Chi vuole risparmiare, partendo da riva può farlo però ritengo che i costi delle immersioni siano quasi sempre ragionevoli e preferisco rinunciare ad una pizza piuttosto che ad un’immersione. Peraltro le strutture professionali mi offrono le comodità necessarie, dalle doccie agli armadietti, le vasche, le bombole e qualche volta anche una bevanda calda dopo l’immersione.
Inoltre partendo da riva più di tanto non mi posso spostare e bene o male è dunque sempre la stessa immersione così faccio seguire le immersioni da riva ad altre dalla barca per il relax finale e la tranquillità necessaria per la fotosub.
Il lago d’inverno è comunque qualcosa di particolare, va visto e ci tornerò quando l’acqua sarà più fredda per far qualche foto diversa.
Da riva o da barca, l’importante è andare in acqua!
Marco Mazzotta
le mie immersioni al lago sono fatte essenzialmente per le prime tre ragioni che hai elencato. Preferisco l’acqua di mare ma il lago è un ottimo compromesso che mi permette di abbattere sensibilmete i costi dela gita al mare. Fino a quando non cambiano determinati perametri della mia vita penso che sia una scelta obbligata e perchè no anche gradita
Gianni
buona sera
piu’ che un commento avrei un quesito da sottoporre ai tanti sub
che come me si immergono regolarmente al lago.
ultimamente ho ricevuto un verbale dalla guardia di finanza
stazione navale lago di como riguardante l’utilizzo della barca di appoggio
anche per le immersioni da riva…
qualcuno mi sa dire se c’e’ un decreto legge che la impone
e se si se è valida per tutte le zone lacustri?
grazie