Il 1944 è sia l’anno di affondamento dell’U455, nei pressi di Punta Chiappa, sia l’anno in cui il fratello del celebre artista De Chirico, Alberto Savinio, pubblica il suo libro dedicato all’amore per il capoluogo meneghino, Ascolto il tuo cuore città. Sono partito poco dopo l’alba, proprio dal capoluogo lombardo per raggiungere Genova e il resto del team. Oggi ci attende un’immersione sul bellissimo relitto del sommergibile tedesco U455.
Mentre montiamo le attrezzature, i sorrisi lasciano poco per volta lo spazio al silenzio e alla concentrazione. In banchina tutto tace, ciascuno si prepara ad affrontare l’immersione con il giusto distacco emotivo che richiedono queste profondità.
I rebreather sono pronti per essere caricati, io sarò l’unico a scendere in circuito aperto. Il silenzio irrompe la piacevole euforia che serpeggia tra il team. Abbiamo pianificato 25 minuti di fondo sul relitto a una profondità compresa tra i -87m della prua e i -119m dell’innesto del troncone principale nella sabbia del fondale. Spiego alcune necessità strettamente dipendenti dalla fisiologia che m’impone il circuito aperto, Marco Mori illustra cosa vorrebbe fotografare del relitto e in che modo, così da inserire talvolta la figura umana.
La diga foranea di Genova ci accompagna per alcuni minuti, poi il blu cobalto del mare prende il sopravvento. Individuato il pedagno sommerso e fatto l’ormeggio iniziamo a prepararci. Una volta effettuati i controlli di superficie, mi rilasso per qualche istante: sono gli attimi in cui stabilizzare battito cardiaco, frequenza respiratoria, tranquillità mentale. Erogatore in bocca, scambio di “Ok”, giù!
Lascio che la cima scorra tra le dita indice e pollice della mano destra, poco alla volta acquisto velocità e scendo senza stop compensando dolcemente. Arrivato alla prua, verifico la corrente, arriva da levante, immediatamente penso che influirà sui miei consumi e allo stesso tempo mi affaticherò maggiormente negli spostamenti con bibo e quattro stage.
Giovanni
Un piacere rileggere questi articoli scritti fa chi ama questi pezzi di storia