Da fotosub naturalista a biofilo e filosofo subacqueo il passo è breve: è il risultato di una naturale evoluzione del sentire attraverso il vissuto, dopo una vita a contatto costante con l’oceano, con l’acqua e con la vita nel mare. La fotografia subacquea è sempre stata per me un mezzo per dipingere la realtà sfruttando luce e colore, interpretando gli ambienti e la vita del mare attraverso la curiosità, l’esperienza e la crescita personale. Sott’acqua mi sento finalmente a casa ed è per questo che alla biologia mi sento adesso di affiancare la biofilia e sentirmi più un biofilo, intendendo definire con questa parola colui che ha la tendenza innata a concentrare il proprio interesse sulla vita in generale, e su quella del mare in particolare. La biofilia è esattamente la passione per la vita, quella che ti fa scattare le fotografie quando osservi un fenomeno in atto davanti ai tuoi occhi nell’elemento acquoreo. Quelle fotografie che rappresentano un modo per congelare scene importanti da riguardare con calma, per beneficiare e godere ancora di quel vissuto.
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