Nell’estremo levante ligure e al confine con le grandi spiagge della Versilia, il Golfo dei Poeti rappresenta la prima costa rocciosa ligure.
L’arcipelago di Porto Venere ha svolto fin dall’antichità la funzione di riparo del Golfo dei Poeti e per questo riveste per la popolazione e nel contesto culturale un ruolo importante. Il profilo delle isole e il faro rappresentano un simbolo di questo territorio famoso in tutto il mondo per la sua bellezza e dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 1997. Le pareti che sprofondano a picco sul mare nascondono dei tesori sotto il pelo dell’acqua che sono tutti da scoprire e fanno dell’arcipelago un luogo magico per la vita sottomarina.
L’ecosistema marino dell’arcipelago grazie alla presenza di svariati ambienti come praterie di Posidonia oceanica, secche, grotte e pareti rocciose a picco sul mare è caratterizzato da una notevole biodiversità.
Tra le immersioni più conosciute c’è Grotta Byron: un tuffo molto suggestivo che inizia all’interno di una piccola cala, non a caso scelta da Lord Byron per i suoi momenti di meditazione. Le sue alte pareti a picco sul mare, dalle quali si affacciano da un lato l’antica guarnigione militare e dall’altro le mura della chiesa di S. Pietro ne fanno una baia molto particolare. Si ancora sul lato destro della cala, su un fondale di roccia e Posidonia oceanica di circa 5 mt. Arrivati sul fondo, si raggiunge e si segue la parete caratterizzata da numerosi anfratti che offrono riparo a moltissime specie di pesci ed invertebrati. È il regno degli Apogon imberbis (i re di triglie), dei cavallucci marini, dei nudibranchi e degli cnidari. Una volta doppiata la punta del faraglione di roccia, la parete finisce sulla sabbia, dove è facile incontrare triglie, sogliole e rombi. Qui c’è la tana di Ugo, un grosso grongo che è il “custode” della baia. In questo tratto di parete si incontrano le spugne a canne d’organo (Axinella polypoides) e i primi rami di gorgonie (Leptogorgia sarmentosa). Proseguendo si apre un’ampia rientranza nella quale grandi massi fanno da tana per gronghi, murene, aragoste e magnoselle.
Immersione ideale per le notturne.
Sulle isole una delle immersioni più affascianti è quella della Grotta del Tinetto
L’immersione inizia scendendo lungo la parete, che dopo uno scalino a 5 metri, sprofonda in un muro verticale.
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