Le Filippine sono normalmente associate con la fauna piccola, anzi piccolissima. Grandi soggetti macro, nudibranchi unici, cavallucci pigmei, aguzzare la vista e via con lentini e snoot. Eppure, quando si è immersi in quell’acqua, non sempre cristallina, capita sovente di sentirsi come osservato, di avvertire quel brivido particolare che solo la presenza di qualcosa di grosso può dare.
In effetti le Filippine, a chi le conosca e le frequenti, possono garantire, unico posto al mondo, l’incontro con lo squalo volpe, ma non solo. Squali toro e martello sono incontri possibilissimi, Oslob offre la possibilità di avere vicino e con tutta calma il gigantesco squalo balena, intento a mangiare e indifferente alla nostra presenza. Contando anche gli onnipresenti pinna nera e pinna bianca di reef arriviamo a un totale di 6 grossi squali visibili in 6 giorni di crociera (nella Visayas Shark), niente male no?
Andiamo con ordine. Le crociere che Mete Subacque ha selezionato per noi prevedono di solito una notte di navigazione e il risveglio di buon mattino a Monad Shoal, isola di Malapascua, dove l’appuntamento è con lo squalo volpe dalla lunga coda. Per dire il vero lui (lo squalo volpe) un appuntamento ce l’ha, ed è col pesce pulitore, che provvede a ripulirlo da parassiti e residui di cibo.
Lo squalo volpe è animale estremamente timido, amante delle profondità oceaniche, dove sperare di vederlo sarebbe una scommessa persa in partenza. Ma a Malapascua ha l’abitudine di risalire (a 20 m circa), per l’incontro necessario con il pulitore (ricordiamo che tutti i pesci, sprovvisti di appendici, non possono ripulirsi da soli, e affidano il compito di tenerli liberi da parassiti e residui di cibo a pesci o crostacei specializzati.
Bene per il subacqueo, che solo così ha la possibilità di incontrarlo.
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