Il giovane pesce farfalla si muove circospetto, come deve chi esplora un nuovo ambiente.
Fino a ieri, come larva pelagica, lo sfondo abituale delle sue scorribande era il blu profondo dell’oceano. Adesso tutto è cambiato. Una voce interna gli impone di stare vicino al reef, ai coralli. Che da un lato danno protezione, ma dall’altro potrebbero nascondere insidie ancora sconosciute.
Dietro di lui si materializza un’ombra scura. Non fa in tempo a metterla a fuoco, che una sorta di imbuto si apre e un risucchio potente lo attira. Non è ancora passato un secondo, l’oscurità lo avvolge e la corrente lo trascina giù, un torpore strano lo avviluppa. I predatori possono nascondersi ovunque, ma ormai è tardi per imparare una lezione.
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