La Torpediniera norvegese Teist

Nella tarda notte del 16 febbraio 1940, due mesi prima che la Norvegia entrasse in guerra, la nave Altmark si nascose all’interno del fiordo di Jøssingfjord per trovare riparo e tregua dall’estenuante inseguimento da parte degli alleati inglesi.

Inseguimento motivato e invigorito dalla conferma, dettata dall’intelligence inglese, che all’interno della nave cargo era nascosti 299 soldati inglesi catturati dall’esercito nazista.

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Nonostante la presenza su territorio norvegese, il comandante in carico della marina inglese, Winston Churchill assalito dal dilemma etico morale ma sopratutto strategico sul da farsi, prese la decisione che salvò quasi trecento vite di soldati inglesi, ma ne costò  7 delle linee nemiche.

Suscitando clamore presso la politica norvegese che allora era ancora neutrale al conflitto mondiale, travalicò la sovranità del paese scandinavo ed ordinò l’incursione. L’assalto notturno fu ben calibrato e funzionale da parte delle linee inglesi che togliendo la vita a sette soldati tedeschi di guardia liberarono il prezioso carico a bordo, i prigionieri riportandogli alle loro famiglie.

Non sapremo mai se sia vero, ma fonti ed analisi storiche attestano questo atto di guerra come galeotto per una successiva attenzione da parte dei nazisti sul suolo norvegese, che per l’appunto si consumò un paio di mesi dopo.

L’invasione tedesca toccò da vicino l’equipaggio della nave torpediniera Teist che si trovava nelle aque di Farsund, a Sud della Norvegia, quella che segue è la storia del suo affondamento e del nostro successivo ritrovamento.

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