Attualmente la Penisola dello Yucatan è considerata la mecca delle immersioni in grotta. Il suo paesaggio piatto e carsico è caratterizzato da una vasta falda acquifera, accessibile attraverso centinaia di doline, conosciute come “Cenotes” e diffuse nel bassopiano settentrionale.
Le continue esplorazioni e la scoperta di nuovi Cenotes aggiungono più chilometri ogni anno ai già conosciuti sistemi di acque sotterranee. Ci vorrebbe probabilmente un’enciclopedia per descrivere l’unicità e la bellezza di ogni singola grotta di questa zona.
Ad ogni modo, alcune di queste riassumono tutto ciò che uno speleosub potrebbe desiderare: una successione di camere finemente concrezionate, un costante cambiamento di scenari, una varietà di speleotemi mai visti da nessun’altra parte, dei passaggi freatici più o meno profondi, navigazione complessa come nel caso delle traversate verso un dato Cenote, il cui passaggio è possibile attraverso restringimenti più o meno ampi.
“Uku Cuzam” è anche conosciuta come “La grotta delle Rondini” (“Cueva Golondrinas”). Per rendere omaggio alla memoria del proprietario della terra dei Maya, che era solito custodire questo posto al tempo dell’esplorazione di Alvaro Roldan nel 2013, molte persone chiamano la grotta semplicemente con il nome XULO (Dzulo).
XULO è uno dei quattro Cenotes del Sistema di grotte Caterpillar, considerato piccolo per gli standard messicani nonostante i suoi 13,452 metri di passaggi esplorati e mappati fino ad oggi. XULO risalta con i suoi 1372 metri di passaggi, da larghi ad estremamente stretti. È situato all’uscita del villaggio di Muyil, area che offre una geologia abbastanza differente dai famosi luoghi più a nord tra Playa del Carmen e Tulum. Situato a valle del Cenote Caterpillar, XULO può vantare una posizione piuttosto favorevole data la vicinanza al Doggy System.
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