Arte in profondità: intervista a Jason de Caires Taylor

Perché è importante lanciare l’allarme su come l’ambiente marino è trascurato dall’uomo?

M’immergo da oltre 20 anni. Ho visto aree che erano un tempo incontaminate, barriere coralline magnifiche, piene di ogni sorta di vita. Spesso, quando ritorno in alcuni di questi stessi siti, li trovo completamente rovinati. Oggi le previsioni scientifiche sul futuro degli oceani sono estremamente pessimistiche. Sono molto preoccupato per questo. Vorrei tanto che i miei figli possano vivere quello che ho avuto modo di vivere io quando avevo la loro età.

jason de caires taylor

L’arte ha un ruolo nel sensibilizzare al rispetto per il mare?

Penso che l’arte sia uno strumento chiave. Gli scienziati possono trasmettere fatti e informazioni ma, come tutti sappiamo, gli esseri umani sono creature molto impulsive ed emotive. Sento che l’arte ha la capacità di arrivare veramente alle persone, alla loro sensibilità. Spero che attraverso questo tipo di connessione, le persone trovino le ragioni profonde per proteggere i nostri mari.

Raccontaci del tuo progetto a Lanzarote.

Il Museo Atlántico si trova a 400 metri dalla costa di Las Coloradas, a 12-14 metri di profondità. Si compone di 12 installazioni, con 300 opere sparse all’interno delle diverse zone. I visitatori scendono nel museo con una guida addestrata e vengono accompagnati in un tour sequenziale di ogni esposizione, prima di uscire e tornare in barca.

Avevo già realizzato numerosi progetti in acque tropicali, soprattutto nei Caraibi, quindi stavolta ero interessato a lavorare in un ambiente diverso. Lanzarote è speciale, perché ha una lunga storia di arte legata all’ambiente, con diverse installazioni terrestri che si relazionano strettamente con l’ambiente. Insomma, un luogo ideale per realizzare il mio nuovo progetto.

 

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