Alcionari mediterranei

Molti anni fa, quando ancora la mia fotocamera era limitata alle 36 pose della pellicola, ebbi il piacere di conoscere uno degli animali invertebrati più belli del Mediterraneo: l’alcionario.

alcionari mediterranei

 

Sapevo di cosa si trattava, grazie alle mie letture di biologia marina, ma vederlo dal vivo fu una grande emozione e ancora oggi conservo i ricordi del primo approccio naturalistico con questa specie. La curiosità era grande e l’attenzione nell’osservazione meticolosa. Trovandomi a tu per tu con un particolare tipo di alcionario, l’Alcionyum palmatum, mi concentrai per realizzare delle immagini che ne valorizzassero la bellezza, fotografandolo con non poca difficoltà; dovendo stare incollato al fondale sabbioso (posizione necessaria per includere in campo il prepotente sfondo nero della notte), scattai cercando di evidenziare il suo candore e le sue forme, con i lunghi polipi ben aperti e pronti alla cattura dello zooplancton.

Volgarmente noto come “Mano di San Pietro”, questa specie vive a grandi profondità su fondi mobili sabbiosi o fangosi, ma non è escluso trovarlo anche nel fango di fondi misti con cigliate che si affacciano verso l’abisso. Conservo ancora quelle diapositive e devo dire che ogni volta che mi ricapita uno di questi animali, mi ritengo sempre molto fortunato, vista la sua rarità nel reperirlo sui fondali mediterranei abitualmente frequentati dai sub.

Articolo completo su Scubazone 48

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.