di Fabrizio Gioelli
Il primo contatto
Dove eravamo rimasti? Al punto in cui dicevamo che la maggior parte di noi non ha le conoscenze necessarie per poter vivere un incontro con uno squalo in modo critico e consapevole. Non è colpa di nessuno, se non il risultato della carenza di informazioni su questo specifico argomento. Fateci caso: prendendo in mano un libro sugli squali pubblicato l’altro ieri, e andando al capitolo “comportamenti” o all’immancabile paragrafo “come ridurre il rischio di un attacco di squalo”, ci troverete pressoché le medesime informazioni presenti su un manuale di vent’anni fa. Alcuni esempi? Non entrate in acqua con ferite aperte, evitate le acque torbide e i bagni notturni, eccetera, eccetera. Tuttavia, senza entrare nel merito di alcune di queste linee guida (non è vero, ad esempio, che il sangue umano attrae gli squali), come potrete notare, di informazioni pratiche su come immergersi con gli squali ne vengono fornite ben poche. Vediamo quindi di colmare, anche se in modo estremamente sommario, alcune lacune.
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