Lo staff del Krnica Dive ci prepara miscele trimix 21/35, EAN50 e ossigeno ideali per questa immersione sulla zona poppiera del relitto posta ad una profondità massima di 49 metri.
Conosco molto bene questo relitto e in parte mi ci sento legato, avendolo utilizzato come palestra per corsi IANTD a partire dal 2008 e avendolo già documentato in passato https://www.scubaportal.it/il-relitto-del-rossarol-da-prora-a-poppa-con-dpv.html.
Ci accingiamo quindi a scendere senza guida, 20 minuti dopo che la targa commemorativa è stata posta sul fondo accanto al relitto senza intoppi. Seguiamo la cima di discesa che termina sull’affusto del cannone da 102/45 mm ancora nella sua posizione originaria rivolto verso poppa. La scarsa visibilità purtroppo non ci consente di vedere l’intera sagoma della nave e quindi iniziamo l’immersione seguendo i dettagli. Sul ponte di coperta in legno, oramai in avanzato stato di deterioramento per il trascorrere degli anni, scorgiamo il supporto a traliccio sulla cui sommità riconosciamo un telemetro d’artiglieria e alla base, di poco scostata, la timoniera manuale azionata da tre ruote in bronzo parallele a diametro decrescente. Oramai sempre più difficile da riconoscere, la mitragliera Vickers da 40/39 mm e il tubo lancia razzi di segnalazione posto al lato della nave. Ispezionando la parte esterna alla scafo, ci imbattiamo nell’elica di dritta, in bronzo, che fuoriesce in parte dal fondale sabbioso. La parte prodiera, è visitabile nel corso di una seconda immersione poiché distante oltre 300 metri dalla poppa; si presenta con lo scafo rovesciato, il ponte di coperta adagiato sul fondo e la chiglia rivolta verso l’alto.
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